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11/06/2025

IL VOCABOLARIO DELLA BOLLETTA: 15 TERMINI TECNICI SPIEGATI IN POCHE PAROLE

15 termini delle bollette gas e luce spiegati in poche parole

Leggere la bolletta di gas e luce può essere talvolta ostico: nonostante gli interventi ARERA degli ultimi anni volti a migliorarne la trasparenza e la comprensibilità, non sempre tutti i clienti hanno ben chiaro il significato di tutti i termini e i valori contenuti nelle proprie bollette di energia.

In questo articolo abbiamo raccolto per te i 15 termini più importanti delle bollette gas e luce per fornirti una definizione semplice e chiara di ciascuno di essi: per molti di questi, abbiamo pubblicato articoli di approfondimento dedicati che puoi consultare per avere maggiori informazioni e dettagli.

1. POD (Point of Delivery)

Il POD o Point of Delivery è il codice identificativo del punto di prelievo dell'energia elettrica ed è composto da 14 caratteri alfanumerici. Serve a individuare con precisione l’utenza elettrica ed è tra le informazioni necessarie per richiedere interventi sulla propria utenza, come le verifiche al contatore, o per procedere al cambio di fornitore.

Per approfondire leggi anche l'articolo: Che cos'è il codice POD di un'utenza luce?

2. PDR (Punto di Riconsegna)

Il codice PDR o Punto di Riconsegna, è il codice che identifica il punto fisico in cui il gas viene consegnato al cliente. Il suo ruolo è analogo a quello svolto dal POD per le utenze di energia elettrica ed è quindi necessario per richiedere operazioni sulla propria fornitura di gas naturale.

Per approfondire leggi anche l'articolo: Codice PDR: cos'è, cosa serve e dove si trova.

3. Quota fissa

Alcune voci di costo delle bollette gas e luce sono composte da una quota fissa e una quota variabile. La quota fissa è un importo da pagare indipendentemente dai consumi, tipicamente legato alla gestione del contatore e al servizio di fornitura: si tratta quindi di una cifra costante e predeterminata, il cui valore non varia al variare di kWh o Smc utilizzati.

La quota fissa è presente in varie voci di bolletta come nelle spese per la materia prima (stabilita dal fornitore e regolata dalle condizioni contrattuali dell'offerta sottoscritta), negli oneri di sistema e nel costo di trasporto e gestione del contatore (stabilita a livello nazionale dall'Autorità e quindi uguale per tutti i consumatori).

4. Quota variabile

Analogamente alla parte fissa, esistono poi dei costi variabili che dipendono direttamente dai consumi: più o meno kWh o Smc consuma il cliente, più la parte variabile aumenta o diminuisce di conseguenza. Tra i costi variabili ci sono tipicamente i prezzi della materia prima (regolati dalle condizioni contrattuali e dal mercato dell'energia) e alcune componenti di oneri di sistema e spese di trasporto e gestione del contatore, i cui importi unitari (ossia il costo per kWh o Smc da applicare in bolletta) sono stabiliti a livello nazionale dall'Autorità.

5. kWh (chilowattora)

Unità di misura dell’energia elettrica. Indica il consumo di un elettrodomestico o di un qualsiasi apparecchio elettrico in un'ora di funzionamento.

Per approfondire leggi l'articolo: Calcolo consumo elettrico in kWh di un elettrodomestico.

6. Smc (standard metro cubo)

Unità di misura del gas naturale, standardizzata a una determinata temperatura e pressione. Dato che il gas naturale varia il suo volume sulla base di pressione e temperatura ambientale, la standardizzazione del metro cubo è stata introdotta per garantire che tutti i consumatori paghino in modo la materia prima in modo omogeneo. Il calcolo si basa sul coefficiente C riportato in bolletta.

Per approfondire leggi gli articoli: SMC gas, cos'è e come si calcola e Coefficiente C nelle bollette gas, a cosa serve.

7. Spesa per la materia energia / gas

Comprende i costi della materia prima (energia elettrica o gas) e della sua commercializzazione. Si tratta dell'unica voce di costo in bolletta definita dal singolo fornitore di energia ed è regolamentata dalle condizioni tecnico economiche della singola offerta, che vengono sottoscritte al momento della stipula del contratto di fornitura.

Per approfondire leggi l'articolo: Cos'è la spesa per la materia prima energia nelle bollette gas e luce.

8. Spesa per il trasporto e gestione del contatore

Si tratta di una voce di costo stabilita a livello nazionale e applicata in modo uguale da qualsiasi fornitore di energia. Serve a coprire i costi della manutenzione della rete in cui vengono trasportati energia elettrica e gas e dei contatori. Questa voce di costo remunera l'attività del distributore locale.

Per approfondire leggi gli articoli: Cos'è la spesa per il trasporto e la gestione del contatore e Chi è il distributore locale.

9. Oneri di sistema

Gli oneri di sistema sono costi previsti per sostenere attività di interesse generale del sistema elettrico o gas (es. incentivi alle rinnovabili). Vengono definiti a livello nazionale e sono applicati in egual modo a tutti i clienti (con alcune eccezioni per i consumatori che godono dei bonus sociali).

Per approfondire leggi l'articolo: Cosa sono gli oneri di sistema gas e luce.

10. Accisa

Imposta statale sul consumo di gas naturale o energia elettrica. Come dice il nome stesso, è stabilita dallo Stato ed applicata da tutti i fornitori di energia in modo uguale a ogni cliente in fornitura.

11. IVA

Imposta sul valore aggiunto, applicata al totale della bolletta (in genere 10% o 22% a seconda dell’uso). Come l'accisa, è una imposta stabilita dallo Stato che i fornitori applicano in egual modo a tutti i clienti finali.

12. Tipologia di mercato (Libero o Tutelato)

Ad oggi esistono due tipologie di mercato per l'energia, il mercato libero e il Servizio di Maggior Tutela (dedicato a specifiche tipologie di clienti a seguito della chiusura del mercato tutelato):

  • Mercato Libero: il cliente sceglie il fornitore e le condizioni contrattuali. Si tratta della tipologia più diffusa e dell'unica che resterà in vigore dopo la fase di transizione rappresentata dalla Maggior Tutela.

  • Servizio di Maggior Tutela: condizioni e prezzi stabiliti dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).

13. Fasce orarie (F1, F2, F3)

Sono delle fasce orarie predeterminate in cui la corrente costa importi differenti. Questa distinzione è legata all'andamento del mercato energetico e dipende dalla domanda di energia. I consumi per fascia oraria sono mostrati nella bolletta luce e sono utili per comprendere le proprie abitudini di consumo, valutare le offerte luce più adatte o imparare a ottimizzare le proprie spese. In particolare abbiamo:

  • F1: ore di punta (più costose)

  • F2 e F3: ore intermedie e serali/weekend (più economiche)

Per approfondire leggi l'articolo: Cosa sono e come funzionano le fasce orarie dell'energia.

14. Autolettura

Comunicazione del consumo reale da parte del cliente al fornitore, per evitare stime. Non si tratta di un processo obbligatorio, ma è comunque fortemente consigliato per avere la garanzia di ricevere bollette in linea con i propri consumi, senza stime (che saranno in ogni caso conguagliate con accrediti o addebiti alla prima occasione utile). Viene richiesta tipicamente per il gas, mentre per l'energia elettrica non è necessaria. 

Per approfondire leggi l'articolo: Cos'è l'autolettura gas e perché è importante.

15. Lettura stimata o effettiva / rilevata

Si tratta di altre due tipologie di lettura del contatore alternative all'autolettura:

  • Stimata: basata su una proiezione, viene inserita quando in fase di emissione della bolletta il fornitore non ha a disposizione nè un dato comunicato dal cliente (autolettura), né una lettura certificata dal distributore locale (effettiva o rilevata).

  • Effettiva/rilevata: rilevata da contatore e comunicata al fornitore direttamente dal distributore locale.

Per approfondire leggi l'articolo: Lettura stimata, rilevata e autolettura: le differenze.