10/01/2024

COEFFICIENTE C GAS NELLA BOLLETTA: A COSA SERVE E COME VIENE CALCOLATO

Coefficiente C nella bolletta gas: cos'è e a cosa serve

Leggendo la tua bolletta del gas naturale, ti sarà sicuramente capitato di notare, tra le informazioni legate alla tua fornitura, la voce coefficiente correttivo C. Si tratta di un fattore di conversione fondamentale per stabilire in modo preciso i tuoi reali consumi di gas e permetterti di pagare solo la materia prima che hai davvero utilizzato.

In questo articolo ti spieghiamo in dettaglio che cos'è il coefficiente c gas, perché lo trovi indicato nella tua bolletta e come viene utilizzato per calcolare i tuoi reali consumi di materia prima espressi in standard metri cubi (smc).

Che cos'è il coefficiente correttivo C nelle bollette gas

Il coefficiente di conversione del gas è un parametro che viene utilizzato per compensare l'effetto di alcune variabili esterne capaci di influenzare il consumo reale di gas naturale. Devi sapere, infatti, che il volume di gas che viene trasportato nei gasdotti e portato in tutte la case attraverso la rete di distribuzione è soggetto a variazioni legate ad alcuni fattori ambientali. Per questo motivo, un metro cubo di gas naturale conteggiato dal contatore non sempre corrisponde realmente a un metro cubo di materia prima effettivamente utilizzata.

In particolare, il volume del gas è influenzato da tre variabili:

  • Pressione. La pressione del gas varia in base alla temperatura e all'altitudine: per questo motivo, ad esempio, un metro cubo di gas erogato in pianura contiene una quantità reale di materia prima diversa da un metro cubo erogato in montagna

  • Temperatura. A temperature diverse, il gas naturale tende ad avere densità differenti: per questo, se il gas è più caldo del previsto, sarà meno denso e quindi un metro cubo ne conterrà di meno. Al contrario, se la sua temperatura scende, la quantità di materia prima contenuta in un metro cubo sarà superiore.

  • Composizione. Eventuali impurità o residui nella miscela di gas naturale comportano variazioni del suo potere calorifero ed effetti collaterali anche visibili, come quello della fiamma rossa dai fornelli della cucina.

A causa di questa variabilità, nel 2009 è entrato in vigore lo standard metro cubo che consente di compensare, attraverso l'applicazione del coefficiente C, le variazioni provocate da questi aspetti rispetto ai riferimenti nominali (1,01325 bar di pressione e 15°C di temperatura), rendendo più equo il calcolo delle tariffe finali pagate dai consumatori.

Come si calcola il coefficiente di conversione C e a cosa serve

Il calcolo del coefficiente C è risultato di una formula abbastanza complessa che tiene conto di tre aspetti:

  • l'altitudine del comune di cui l'abitazione fa parte

  • gradi giornalieri medi registrati in questo comune (calcolati e indicati dall'ENEA)

  • giorni di esercizio dell'impianto di riscaldamento, che dipendono dalla zona climatica a cui il comune appartiene.

Il risultato fornisce il parametro C indicato in ciascuna bolletta e utilizzato come coefficiente correttivo dei consumi di gas: per questo motivo, nella parte della bolletta dedicata ai consumi e al calcolo degli importi, troverai le letture del contatore (rilevate, stimate o autoletture) espresse in metri cubi (mc) e la successiva applicazione del coefficiente C per ottenere i consumi utili alla fatturazione espressi utilizzando lo standard metro cubo come unità di misura del gas da te utilizzato.