Quando si parla di voci di spesa nelle bollette gas e luce, bisogna sempre ricordare che gli importi dipendono da diversi elementi: ci sono costi stabiliti a livello nazionale da ARERA, costi che dipendono dalla specifica offerta sottoscritta con il proprio fornitore di luce e gas e costi, come l'IVA, il canone RAI e le imposte, che sono stabiliti a livello statale.
Esiste poi un'ulteriore distinzione che bisogna conoscere se si desidera comprendere bene come vengono calcolati gli importi da pagare, quella tra quota fissa e quota variabile. In questo articolo vediamo che cosa sono le quote fisse e variabili delle bollette energetiche, come incidono sulle nostre spese e da cosa dipendono.
Come dice il nome stesso, le quote fisse sono dei costi fissi luce e gas che il consumatore pagherà indipendentemente da quanta energia elettrica o gas naturale consumerà nel periodo di riferimento della bolletta. Questa parte della bolletta rappresenta quindi un costo fisso mensile o annuo, che si paga in ogni caso.
Tra le voci di costo in bolletta che presentano una quota fissa ci sono i costi di trasporto e gestione del contatore (definiti a livello nazionale e applicati in egual modo da tutti i fornitori di energia) e, talvolta, la spesa per la materia prima, le cui quote fisse e variabili dipendono dalla specifica offerta sottoscritta e sono quindi stabilite da ciascun fornitore. Per quanto riguarda gli oneri di sistema, la quota fissa è prevista solo per i clienti non residenti. Infine, potrebbero rientrare nelle quote fisse eventuali costi accessori previsti nella propria offerta luce e gas.
Facciamo un esempio: per una seconda casa al mare, usata pochi mesi l'anno, il proprietario intestatario della bolletta luce e gas pagherà ogni mese una bolletta con alcuni costi fissi legati alle spese di trasporto e gestione del contatore, agli oneri di sistema (poiché si tratta di seconda casa) e, se previste, anche relative alle spese per la materia prima. Questi importi saranno inseriti in bolletta anche nel caso in cui l'abitazione non viene utilizzata e i consumi sono pari a zero.
Al contrario della parte fissa, la quota variabile dipende in modo diretto da quanti kWh o smc vengono utilizzati. Oneri di sistema, spese di trasporto e gestione e spese per la materia prima hanno una quota variabile che aumenta al crescere dei consumi e che si somma alle quote fisse ove previste.
Questo significa che nei mesi in cui i miei consumi sono maggiori, ad esempio in estate per l'energia elettrica legata ai condizionatori o in inverno per quanto riguarda i consumi di gas derivati dal riscaldamento, vedrò aumentare la bolletta non solo per quanto riguarda le spese della materia prima (più consumo e più pago), ma anche per quanto concerne le altre voci di costi poiché subiranno degli incrementi proporzionali ai consumi sulla base di costi unitari stabiliti da ARERA e applicati in ugual modo da tutti i fornitori di energia.
Con l'arrivo della nuova bolletta prevista dalla delibera ARERA 315/2024, a partire al mese di luglio 2025 le bollette di luce e gas mostreranno in modo più chiaro la distinzione tra quote fisse e variabili delle varie voci di spesa. I consumatori potranno infatti trovare queste informazioni all'interno della sezione chiamata "scontrino dell'energia" che ha proprio il compito di rendere più trasparenti e comprensibili questi dettagli al cliente finale.
È importante ricordare che parlare di quote fisse e variabili è differente dal parlare di offerte a prezzo fisso e variabile:
quote fisse e variabili indicano quale parte, di ciascuna voce della bolletta, dipende dai consumi e quale, invece, è prestabilita e andrà pagata anche se non si consuma materia prima;
prezzo fisso e variabile di un offerta, invece, indica il costo a cui il cliente acquisterà i kWh di energia elettrica o gli standard metri cubi di gas naturale e andrà a comporre la spesa per la materia prima. In caso di offerta a prezzo fisso, il cliente pagherà ogni kWh e ogni smc sempre allo stesso prezzo, stabilito nelle condizioni economiche contrattuali; nelle offerte a prezzo variabile, invece, il cliente pagherà l'energia sulla base dell'andamento del mercato, tipicamente sulla base degli indici PUN e PSV.
Le quote fisse e variabili delle singole voci di spesa in bolletta sono quindi presenti sia nelle offerte a prezzo variabile che in quelle a prezzo fisso.