La cucina sostenibile è una scelta concreta per chi vuole ridurre il proprio impatto ambientale anche nella quotidianità della propria casa e cominciare vivere in modo più consapevole e attento all'ambiente.
Dalla scelta degli elettrodomestici all’uso efficiente delle risorse, ogni nostro gesto quotidiano può fare la differenza sull'impatto che abbiamo sull'ambiente e sulle sue risorse. In questo articolo vediamo come cucinare in modo ecologico e risparmiare energia senza rinunciare al gusto.
Gli elettrodomestici di classe energetica A possono arrivare a consumare fino al 40–50% in meno rispetto ai modelli meno efficienti. Per questo motivo, quando arriva il momento di sostituire il forno, il frigorifero o la lavastoviglie, è bene valutare un acquisto consapevole: il maggior costo iniziale viene infatti rapidamente compensato dal risparmio energetico che ridurrà i consumi in bolletta. Inoltre, elettrodomestici a elevata efficienza, grazie ai loro consumi inferiori, possono spesso essere utilizzati in contemporanea senza la necessità di richiedere un aumento di potenza del contatore.
In particolare, in fase di acquisto di un nuovo elettrodomestico, è importante prendere in considerazione i seguenti aspetti, tutti riportati nell'etichetta energetica:
Classe energetica: un valore d A a F che rappresenta sinteticamente l'efficienza dell'elettrodomestico;
Funzioni eco e stand-by intelligente: permettono di risparmiare energia senza ripercussioni sul risultato finale;
Dimensioni adeguate ai bisogni reali: un frigo troppo grande, ad esempio, consuma inutilmente più energia.
I piani a induzione sono un’ottima alternativa al gas: il calore, infatti, si genera direttamente nella pentola, riducendo le dispersioni e i tempi di cottura degli alimenti. In fase di acquisto, bisogna sempre tener presente che non tutte le pentole sono adatte e che potrebbe essere necessario rinnovare, almeno parzialmente, le nostre padelle. Tuttavia, questa spesa iniziale sarà presto compensata dal risparmio energetico generato.
Inoltre, se alimentati con energia rinnovabile, ad esempio tramite pannelli solari sul tetto o un impianto mini eolico per chi ha la possibilità di installarlo, rappresentano una delle soluzioni più ecologiche per cucinare.
Molti elettrodomestici a basso consumo offrono programmi intelligenti che ottimizzano i consumi di acqua e energia elettrica quando vengono utilizzati. Due esempi sono la lavastoviglie e il forno che, grazie a funzioni intelligenti come il ciclo ECO o il preriscaldamento rapido che permette di inserire gli alimenti a forno freddo, riducono sensibilmente gli sprechi di energia.
Usarli in fasce orarie meno costose, come la F3, permette di risparmiare ulteriormente sulla nostra bolletta della luce.
Scegliere elettrodomestici ad elevata efficienza è solo il primo passo per una cucina green e sostenibile. Risparmiare energia in cucina non basta, è fondamentale imparare a ridurre gli sprechi alimentari e prestare attenzione anche ai piccoli dettagli per essere davvero sostenibili e attenti all'ambiente e alle sue risorse. Vediamo qualche consiglio.
Quando gettiamo un alimento, perché avanzato o perché scaduto o andato a male dopo essere rimasto nel nostro frigo o nella nostra dispensa troppo a lungo, stiamo buttando anche l'energia utilizzata per la sua produzione, il suo trasporto e la sua conservazione, oltre a tutti i materiali eventualmente utilizzati per il suo confezionamento.
Organizzare i pasti, conservare correttamente il cibo, fare una spesa ragionata e senza eccessi e riutilizzare gli avanzi per nuove ricette sono punti cardine della cucina ecologica.
Pentole a fondo spesso, coperchi ben aderenti e utensili di qualità migliorano l’efficienza della cottura e permettono di consumare meno gas o elettricità durante le preparazioni dei nostri pasti.
Lasciare scorrere l’acqua inutilmente è un grande spreco di risorse preziose: imparare a usare solo l'acqua davvero necessaria e, quando possibile riciclarla, è una regola d'oro della sostenibilità in cucina.
Anche la corretta impostazione della temperatura di frigorifero e freezer è fondamentale per assicurare una corretta conservazione degli alimenti senza inutili sprechi energetici: 4 °C e –18 °C sono temperature ideali a questi scopi.
La pentola a pressione, la cottura a vapore e i forni ventilati riducono i tempi di preparazione e preservano i nutrienti, con minori consumi energetici. Inoltre, per cotture lunghe o per preparazioni cotte in forno, è sempre bene preparare qualche porzione extra da conservare e consumare nei giorni successivi o come pranzo a lavoro, per ottimizzare ulteriormente i consumi legati alla preparazione.
Anche la provenienza del cibo influisce sull’impatto ambientale: preferire prodotti a km 0 e stagionali significa sostenere l’economia locale e ridurre le emissioni legate ai trasporti e alla lunga conservazione.
Un altro aspetto spesso trascurato o a cui si dà minor importanza è la scelta dei materiali. Utensili in acciaio inox, vetro, bambù o ceramica sono quelli più adatti per chi desidera ridurre il proprio impatto ambientale. Fondamentale evitare la plastica monouso o il teflon di bassa qualità. Analogamente, preferire strofinacci riutilizzabili invece di carta assorbente e contenitori riciclabili per la conservazione del cibo è sempre la cosa migliore.