Il risparmio energetico è diventato ormai un obiettivo fondamentale a cui tutti dobbiamo prestare attenzione, sia per ridurre gli sprechi energetici e, di conseguenza, il nostro impatto ambientale, sia per migliorare la nostra economia domestica e riuscire a risparmiare nelle bollette gas e luce.
Tra i principali alleati del risparmio energetico domestico ci sono i cicli ECO degli elettrodomestici che consentono di ridurre i consumi senza pregiudicare il risultati finale del loro lavoro. Oggi parliamo del ciclo ECO della lavastoviglie, uno tra gli elettrodomestici più diffusi e utilizzati nelle nostre case, per capire meglio come funziona e perché riesce a farci risparmiare in bolletta.
Il ciclo ECO è un programma a basso consumo energetico per la lavastoviglie, pensato proprio allo scopo di ridurre l’impatto ambientale derivato dall'utilizzo frequente di questo elettrodomestico, mantenendo comunque una buona qualità del ciclo di lavaggio dei piatti, in particolare quando abbiamo a che fare con stoviglie poco sporche o a sporco normale.
Il programma ECO è utilizzato anche come riferimento dai produttori per compilare l'etichetta energetica e stabilire i consumi annui da inserire tra le informazioni contenute in questo importante (e obbligatorio) documento.
Vediamo ora quali sono le caratteristiche dei cicli ECO della lavastoviglie che permettono a questa modalità di lavaggio di ridurre l'impatto ambientale e i costi in bolletta. Il programma eco si basa principalmente su quattro fattori che, combinati insieme, gli permettono di essere più efficiente rispetto ai programmi intensivi.
In particolare:
scalda l’acqua a temperature più basse (di solito intorno ai 45–50°C, contro i 60–70°C dei cicli intensivi);
ha una durata più lunga (che può raggiungere anche le 3–4 ore), pensata per compensare il lavaggio più delicato delle stoviglie e non compromettere la resa finale;
nonostante duri più a lungo, è progettato per usare meno acqua, mediamente tra 9 e 11 litri a ciclo, contro i 15–18 litri medi di un programma rapido o intensivo;
fa lavorare la resistenza elettrica che riscalda l’acqua più lentamente e per un tempo minore.
La combinazione dei fattori visti nel paragrafo precedente permette ai programmi ECO di essere maestri del risparmio energetico. La principale causa dell'assorbimento energetico da parte della lavastoviglie è proprio la fase di riscaldamento dell'acqua: mantenendo una temperatura più bassa e riscaldando più lentamente, il programma ECO riesce ad essere maggiormente efficiente.
Anche se il ciclo dura di più, infatti:
La potenza assorbita dalla lavastoviglie è più bassa;
L’acqua viene riscaldata più lentamente, quindi la resistenza lavora in modo meno intenso;
Si ottimizza l’uso dell’acqua e del detersivo.
Grazie a queste accortezze, un ciclo ECO della lavastoviglie può consumare 0,8–1 kWh di elettricità (in base al modello scelto e alla sua classe energetica), dimezzando i consumi rispetto ai cicli intensivi che, mediamente, possono anche superare i 1,5–2 kWh.
La risposta, tendenzialmente, è sì, ad eccezione di pochi casi specifici.
In particolare, il ciclo ECO è la scelta ideale se:
Non hai fretta di avere le stoviglie pulite, ad esempio avviandolo di notte (aumentando il risparmio economico grazie allo sfruttamento della fascia F3) o prima di uscire di casa;
Le stoviglie non sono eccessivamente incrostate o unte;
Il risparmio sulla bolletta e il minor impatto ambientale ti stanno a cuore.
Al contrario, questo programma di lavaggio potrebbe non essere l'ideale se:
hai fretta di utilizzare le stoviglie e hai quindi bisogno di un lavaggio rapido;
le stoviglie sono davvero molto sporche e incrostate (anche se sul mercato sono ormai disponibili diversi detergenti che lavorano molto bene anche a basse temperature).