08/05/2024

DEPOTENZIAMENTO CONTATORE LUCE: COSA SI INTENDE E QUANDO VIENE APPLICATO

depotenziamento contatore luce

Il depotenziamento della luce è un abbassamento di tensione del contatore elettrico imposto dal fornitore di energia in caso di morosità da parte di un cliente. Questa misura viene generalmente eseguita in caso di ritardo nel pagamento delle bollette anche a seguito di solleciti ed è il passaggio che precede la sospensione della fornitura per morosità qualora il debito non venisse sanato.

Quando avviene la diminuzione della potenza della luce

Il depotenziamento elettrico è una misura cautelare adottata da fornitore in caso di insolvenze da parte di un cliente. Generalmente, questo viene eseguito nelle situazioni in cui il cliente moroso non provvede al pagamento delle bollette insolute nonostante i solleciti.

Possono rientrare in questa casistica tutti i clienti che, per qualsiasi motivo, non provvedono a saldare le proprie bollette luce nei tempi previsti, anche per semplice distrazione: generalmente, il sollecito di pagamento consente di evitare i fastidi causati dalla riduzione di potenza perché ricorda al cliente di procedere al più presto a sanare la propria situazione, soprattutto se derivata da una semplice disattenzione.

Tuttavia, ci sono dei casi in cui il depotenziamento risulta inevitabile.

Come avviene il depotenziamento della luce

In caso di morosità anche a seguito dei solleciti, il fornitore di energia elettrica può procedere al depotenziamento. Questo comporta una riduzione della potenza del contatore al 15%, ossia a poche centinaia di Watt poiché, nella maggioranza dei casi, il contatore domestico ha una potenza disponibile di 3,3 kW.

Chi subisce un depotenziamento del contatore se ne accorge immediatamente in quanto non è più in grado di utilizzare gli elettrodomestici più energivori, come forni, lavatrici o lavastoviglie: la loro accensione comporta infatti una potenza istantanea assorbita più elevata di quella disponibile a seguito del depotenziamento con conseguente distacco del contatore.

In questi casi, verificando il contatore luce si noterà a display la dicitura Fattore k 15% che sta a indicare l'avvenuto depotenziamento.

Depotenziamento luce: cosa fare e come prevenirlo

Come si può immaginare, per prevenire il depotenziamento del contatore è sufficiente pagare le proprie bollette luce nei tempi previsti, evitando ritardi. Poiché molte volte questi sono dovuti a una semplice distrazione, un buon modo per prevenire questo tipo di disguidi è attivare la domiciliazione bancaria delle utenze; in questo modo sarà la propria banca a pagare la bolletta luce alla data di scadenza, evitando ritardi o preoccupazioni.

Nel caso in cui sia stato applicato un depotenziamento elettrico alla propria fornitura, la prima cosa da fare è contattare il proprio fornitore luce per chiedere quali siano gli importi insoluti da saldare e procedere al loro pagamento il prima possibile, inviando prova dell'avvenuto saldo al fornitore secondo le modalità previste. Una volta accertato il rientro della morosità, il fornitore richiederà al distributore locale l'annullamento del depotenziamento e il ripristino della potenza disponibile prevista da contratto.