In relazione all'emergenza sanitaria legata al Covid-19, ARERA, con la delibera 190/2020 (art.30) ha reso operativa la misura prevista dal Decreto Rilancio che permetterà alle utenze non domestiche (e quindi in particolare alle piccole medie imprese) un risparmio tra il 20% e il 70% sui costi fissi delle bollette.
In particolare, per le bollette di energia elettrica delle utenze non domestiche connesse in bassa tensione è prevista la diminuzione delle componenti fisse delle tariffe di trasporto, distribuzione e misura e degli oneri generali.
Cosa signifca realmente questa riduzione? I piccoli esercizi commerciali, artigiani, bar, ristoranti, laboratori, professionisti e servizi e tutti i clienti in bassa tensione non domestici con potenza superiore a 3 kW, per i consumi relativi al trimestre maggio-giugno-luglio, troveranno l'azzeramento della quota relativa alla potenza, senza ridurre in alcun modo il servizio effettivo in termini di potenza disponibile.
Si tratta di un risparmio non indifferente per i milioni di clienti non domestici interessati e che sarà particolarmente incisivo sulla spesa totale della bolletta in particolare per tutti quegli esercizi commerciali che stanno vivendo una situazione di difficoltà e subendo le conseguenze dell'emergenza sanitaria e del periodo di lockdown.
Come prevede il Decreto Rilancio, l'ammontare economico necessario alla compensazione della riduzione tariffaria è a carico del Bilancio dello Stato, stanti le previsioni dello stesso art. 30 relative al trasferimento delle risorse necessarie al Conto emergenza COVID-19 costituito dall'Autorità presso la CSEA, la Cassa per i servizi energetici e ambientali. Le relative disposizioni di gestione delle risorse versate verranno definite con successivo provvedimento.