L'inquinamento dell'aria è un problema che coinvolge gran parte del pianeta e può essere causato sia da fenomeni naturali - come eruzioni vulcaniche, erosione delle rocce, ecc - sia da cause antropiche - processi industriali, incendi dolosi, traffico, riscaldamento domestico e molto altro.
In questo articolo ti spieghiamo quali sono i principali inquinanti atmosferici, quali caratteristiche hanno e che effetti possono avere sulla tua salute.
I principali agenti responsabili dell'inquinamento dell'aria sono sostanze chimiche generate da attività umane e possono essere gas, metalli o polveri sottili. Di seguito trovi elencati tutti gli inquinanti atmosferici per conoscerne i dettagli.
Il particolato o polvere sottile è probabilmente la fonte di inquinamento dell'aria più conosciuta e discussa. La sua presenza nell'ambiente è dovuta sia a cause naturali che antropiche e viene classificato sulla base della dimensione delle sue particelle:
I particolati atmosferici sono composti principalmente da solfati, nitrati, ammoniaca, carbonio e polveri minerali e possono avere effetti nocivi sulla tua salute in relazione alla quantità, all'intensità dell'esposizione e alla dimensione delle particelle. Per questo motivo l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito e diffuso dei valori obiettivo che tutti gli stati dovrebbero impegnarsi a rispettare per tutelare al meglio la salute dei propri cittadini.
Gli effetti da esposizione alle polveri sottili interessano prevalentemente l'apparato respiratorio (alte vie respiratorie e polmoni) e possono essere di entità variabile: puoi approfondire questo argomento nel nostro articolo dedicato alle polveri sottili.
Se sei interessato a conoscere lo stato della qualità dell'aria che respiri, accedi alla nostra sezione dedicata e consulta i dati atmosferici dei comuni in cui abbiamo già installato un rilevatore.
Il biossido di azoto viene indicato con la sigla NO2 ed è un gas fortemente ossidante, caratterizzato da un odore intenso e da una forte tossicità e capacità irritante. Questo gas viene prodotto principalmente da fenomeni di combustione a elevata temperatura come il riscaldamento, il motore dei veicoli e i processi di combustione industriale.
Il biossido di azoto è un gas che può avere effetti nocivi sulle vie respiratorie, in particolare di soggetti già affetti da patologie. In particolare, gli effetti negativi sono irritazione alle mucose e alterazioni alle funzionalità respiratorie oltre a aumentare il rischio di sviluppare tumori.
Si tratta di un gas inodore e incolore, tossico e infiammabile. Si forma prevalentemente da processi di combustione, sia naturali che antropici come il riscaldamento domestico, traffico automobilistico e alcuni processi industriali).
Il monossido di carbonio, indicato con il simbolo chimico CO, può provocare danni al sistema respiratorio, nervoso, muscolare e cardiocircolatorio. Se inspirato in quantità molto elevate può provocare asfissia, perdita dei sensi e morte.
L'ozono (O3) è un gas naturalmente presente nella alta atmosfera dove svolge un ruolo fondamentale per la vita sul pianeta fungendo da schermo contro le radiazioni solari. Nella bassa atmosfera è un agente inquinante che si forma principalmente attraverso la reazione tra gli ossidi di azoto e composti volatili emessi a seguito di processi industriali che immettono nell'aria questo genere di sostanze.
A causa della sua forte capacità ossidante, l'ozono troposferico può provocare danni al sistema respiratorio anche in basse quantità come, ad esempio, tosse, irritazione di gola e occhi e riduzione della capacità polmonare. Questi effetti sono generalmente transitori e si risolvono spontaneamente riducendo l'esposizione all'inquinante. I soggetti più a rischio sono coloro che trascorrono molto tempo all'aperto, anziani e soggetti con malattie respiratorie.
Il benzene (C6H6) è un liquido infiammabile volatile e incolore. Si utilizza in diversi processi industriali (ad esempio per la produzione di pesticidi e plastiche) e si disperde in atmosfera prevalentemente per cause naturali (come eruzioni vulcaniche) o per cause antropiche quali il traffico veicolare e molteplici processi di combustione industriale.
Il benzene ha effetti sulla salute che dipendono dalla durata dell'esposizione e dalla concentrazione di inquinante con cui si entra in contatto. Tra i sintomi più lievi ci sono sonnolenza, vertigini, mal di testa, stati confusionali e perdita dei sensi. Tra gli effetti più gravi, causati da esposizioni prolungate o ad alte concentrazioni ci sono danni ai tessuti ossei, riduzione dei globuli rossi, anemia. indebolimento del sistema immunitario e leucemie.
I metalli sono elementi naturalmente presenti in natura e vengono immessi in atmosfera a seguito di fenomeni naturali come le eruzioni vulcaniche o gli incendi. Le attività umane contribuiscono ad alterare l'equilibrio e la dispersione in atmosfera di metalli principalmente attraverso le attività industriali aumentandone la concentrazione rilevata all'interno del particolato.
Trattandosi di un vasto insieme di elementi diversi, anche le conseguenze sulla salute legate all'esposizione ai metalli in concentrazioni sopra la norma possono essere varie e di diversa entità. Il rischio maggiore è legato alla capacità dei metalli di depositarsi e accumularsi all'interno dei tessuti provocando così conseguenze anche gravi a lungo termine.
Tra i metalli con effetti più noti sulla salute troviamo:
L'ammoniaca (NH3) è un gas incolore e dal caratteristico odore, molto irritante e tossico. Pur essendo parte integrante dei cicli naturali di formazione dell'azoto, l'immissione di ammoniaca nell'atmosfera può avere conseguenze sia per l'ambiente che per la salute.
A livello antropico, l'ammonica viene prodotta principalmente a seguito delle lavorazioni agricole e concorre alla formazione del particolato PM2,5.
L'ammoniaca è un gas irritante che colpisce le vie respiratorie e gli occhi, oltre a provocare ulcere per contatto.
Gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) - di cui fa parte il benzoapirene - sono composti di ossigeno e carbonio derivati principalmente da processi di combustione sia naturali che artificiali. Si disperdono in atmosfera all'interno dei particolati a causa di combustione incompleta di legno, biomasse, carbone e prodotti petroliferi: sono quindi generati dal traffico, dal riscaldamento domestico e dai processi industriali.
IPA più pesanti sono contenuti nel catrame, nel bitume e nell'asfalto, oltre a essere contenuti nella fuliggine.
Tutti gli IPA sono composti altamente tossici e sono rischiosi per la salute anche a bassissime concentrazioni rispetto ad altri inquinanti per via del loro effetto cancerogeno.
A causa degli effetti dannosi sulla salute delle sostane inquinanti presenti nell'aria, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito dei limiti consigliati per gli inquinanti più dannosi.
L'obiettivo dell'OMS è indicare dei livelli limite di inquinanti che tutti i paesi del mondo dovrebbero impegnarsi per raggiungere nei prossimi anni, al fine di tutelare la salute della popolazione. Per approfondire puoi leggere l'articolo dedicato ai limiti di PM10 e altri inquinanti dell'aria secondo l'OMS.