I particolati e le altre sostanze inquinanti dell'aria possono avere effetti dannosi sulla tua salute. Spesso, l'entità dei problemi causati dipende dalla durata dell'esposizione e dalla concentrazione di inquinante con cui si entra in contatto, ma non sempre è così: ci sono infatti agenti inquinanti, come gli IPA, che possono essere fortemente dannosi anche in quantità estremamente ridotte.
Per questo motivo, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha indicato, per le principali sostanze inquinanti dell'aria, alcuni livelli di riferimento - o valori obiettivo - che tutti i paesi dovrebbero cercare di raggiungere.
Al fine di limitare i rischi per la salute dei cittadini, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha indicato dei valori obiettivo di riferimento per le sostanze inquinanti più rischiose, aggiornandoli nel 2021 al ribasso, a seguito di nuovi studi.
Le polveri sottili o particolati, indicati con PM10 e PM2,5 a seconda della dimensione delle particelle che li compongono, sono tra gli inquinanti più noti e diffusi. Si tratta di un insieme di sostanze che possono avere effetti negativi sulla salute in base alla loro concentrazione, alla durata dell'esposizione e alla loro dimensione (particolati più piccoli, come il PM2,5 o il PM1 possono penetrare più in profondità nel sistema respiratorio).
Per questo motivo, l'OMS ha definito come obiettivo i seguenti valori PM10 e PM2,5:
PM10 - media giornaliera 45 µg/m³; media annua 15 µg/m³.
PM2,5 - media giornaliera 15 µg/m³; media annua 5 µg/m³.
Il biossido di azoto è un gas altamente tossico e irritante e l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito dei limiti di riferimento anche per questa sostanza, inserendo anche un valore limite orario per prevenire rischi dovuti a picchi di concentrazione della sostanza inquinante nell'aria. In particolare, i valori limite di NO2 indicati sono i seguenti:
media oraria NO2 - 200 µg/m³
media giornaliera NO2 - 25 µg/m³
media annua NO2 - 10 µg/m³
L'ozono è il principale gas presente nella stratosfera e ha il compito di schermare i violenti raggi UV solari. Tuttavia, la sua presenza nella troposfera - ossia la parte inferiore dell'atmosfera che contiene l'aria che respiri - è rischiosa per la salute, soprattutto se in concentrazioni elevate.
Per questo motivo l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito questo gas tra gli inquinanti da monitorare, definendo dei valori limite specifici:
media giornaliera O3 (sulle ultime 8 ore trascorse) - 100 µg/m³
media stagionale O3 (sui massimi giornalieri degli ultimi 6 mesi) - 60 µg/m³
Il monossido di carbonio è un gas tristemente noto per i suoi effetti, in particolare perché è una sostanza inodore e incolore e quindi impossibile da percepire senza strumenti adeguati. La sua presenza nell'aria che respiri può provocare danni più o meno gravi a seconda della concentrazione e dei tempi di esposizione e può anche essere fatale.
L'OMS ha inserito anche questo pericoloso gas nella lista di inquinanti dell'aria da monitorare proponendo i seguenti valori limite:
media giornaliera di CO (sulle ultime 8 ore trascorse) - 10 mg/m³
media oraria di CO - 35 mg/m³
media su 15 minuti di CO - 100 mg/m³
Anche il biossido di zolfo rientra tra i gas inquinanti monitorati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità che propone i seguenti valori limite obiettivo:
media giornaliera SO2- 40 µg/m³
media su 10 minuti SO2 - 500 µg/m³
Il monitoraggio della qualità dell'aria e delle concentrazioni di inquinanti presenti al suo interno viene fatto tramite appositi sensori in grado di misurare con precisione la quantità di ogni sostanza presente.
Se sei interessato ad approfondire questo tema, visita la sezione dedicata al progetto di monitoraggio della qualità dell'aria di Nuovenergie, troverai i dati in tempo reale e l'andamento giornaliero di particolati nei comuni in cui abbiamo già installato un rilevatore.