La messa a terra è un importante sistema di sicurezza presente nei circuiti elettrici obbligatorio per legge, come imposto dalla normativa in corso (D.Lgs. n. 81/2008, Decreto ministeriale n. 37 del 22 gennaio 2008, norma CEI 64-8/4). Vediamo meglio di che cosa si tratta, a cosa serve e come funziona l'impianto con elettrico messa a terra.
La messa a terra di un impianto è il collegamento di una parte di un circuito o di un elettrodomestico a un conduttore che porta la corrente verso il suolo, nel caso in cui ci sia una dispersione di energia. Di solito, la messa a terra connette una parte metallica non in tensione, (ad esempio la parte metallica esterna del forno o della lavastoviglie, la struttura in metallo di una lampada da giardino o il perno centrale di una tradizionale presa elettrica a tre poli) con il terreno, in modo da evitare rischi di folgorazione accidentale.
Come abbiamo visto, la messa a terra altro non è che un sistema di sicurezza obbligatorio che permette di evitare il rischio di prendere la scossa in modo accidentale, ad esempio toccando un elettrodomestico guasto in tensione e, allo stesso tempo, riduce molto il pericolo di incendi o danni alle apparecchiature elettriche.
Facciamo un esempio: stai usando il forno e, a causa di un filo danneggiato, la corrente all'interno dell'elettrodomestico di disperde lungo tutta la struttura metallica esterna. In assenza di messa a terra, prenderesti una forte scossa che potrebbe avere conseguenze gravi o persino fatali per la tua salute. Il sistema di messa a terra evita questo rischio poiché collega la parte metallica esterna del forno al terreno, fornendo alla corrente un percorso a minor resistenza rispetto al tuo corpo, inducendola a prendere quella strada.
Ora che è chiaro come mai la messa a terra di un circuito elettrico sia così importante, vediamo meglio come funziona. Ricordiamo he lo scopo della messa a terra è evitare che le parti metalliche di un qualsiasi apparecchio elettrico possano finire sotto tensione: per far sì che questo non accada, il sistema di sicurezza viene progettato e lavora in questo modo:
tutte le parti metalliche di un apparecchiatura elettrica sono collegate a un conduttore di protezione, il cavo di terra, spesso identificabile dal colore giallo-verde convenzionale;
questo conduttore arriva fino a un dispersore, di solito una barra metallica o una rete interrata nel terreno;
se si verifica un guasto o un malfunzionamento che potrebbe essere pericoloso e provocare dispersione di energia, la corrente prende la via più facile, cioè quella del filo di terra, andando verso il terreno;
contemporaneamente scatta anche il dispositivo salvavita (interruttore differenziale presente nel quadro elettrico), che rileva la dispersione e stacca la corrente in pochissimi millisecondi.
Questo funzionamento, che può sembrare complesso e articolato, avviene in realtà in tempi record: servono pochissimi millisecondi per far sì che un rischio venga identificato e si azioni il sistema combinato di messa a terra e salvavita, evitando gravi incidenti, potenziali incendi e guasti agli elettrodomestici che, spesso, sarebbero irrimediabili.