07/12/2022

CERTIFICATI VERDI, COSA SONO E A COSA SERVONO

Certificati verdi, cosa sono e a cosa servono

I certificati verdi sono titoli negoziabili rilasciati dal Gestore dei Servizi Energetici a produttori e distributori di energia che dimostrano di raggiungere determinati obiettivi di produzione energetica da fonti rinnovabili.

Si tratta quindi di certificazioni che hanno lo scopo di sensibilizzare e incentivare i produttori di energia a investire sul tema della sostenibilità e del green. Vediamo insieme, nello specifico, cosa sono i certificati verdi, come si ottengono e a cosa servono.

Cosa sono i certificati verdi e chi li emette

Come anticipato, i certificati verdi sono dei titoli rilasciati dal GSE a quei produttori di energia che dimostrano di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili in impianti qualificati IAFR (Impianti Alimentati da Fonti Rinnovabili). 

I certificati verdi nascono per incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili e consentire ai produttori e distributori che producono energia da fonti fossili, che hanno l'obbligo per legge di produrre almeno il 2% di energia da fonti rinnovabili, di raggiungere questa soglia. Soglia che, a partire dal 2004, è stata gradualmente aumentata.

Come si ottengono i certificati verdi

Un distributore o produttore energetico che dimostra di aver generato energia pulita, ossia di aver prodotto energia con una riduzione di CO2 rispetto ai tradizionali impianti che sfruttano fonti non rinnovabili, può richiedere al Gestore dei Servizi Energetici i Certificati Verdi sulla base dell'eccedenza di energia pulita prodotta, considerando che ogni certificato ha un corrispettivo energetico nominale di 1Mwh.

I certificati verdi possono essere richiesti da tutti i produttori da fonti rinnovabili che rispettano i seguenti requisiti:

  • potenza nominale media annua dell'impianto non superiore a 1 Mw (0,2 Mw se eolici)

  • impianti con qualifica IAFR

In alternativa, i certificati verdi possono essere acquistati per poter rispettare l'obbligo di produzione di energia pulita del 2%: tutti i produttori che, per qualche motivo, non sono in grado di soddisfare tale obbligo, devono acquistare certificati verdi dai produttori green in quantità sufficienti a raggiungere l'obiettivo previsto, pagandoli un prezzo che si basa sui costi energetici del mercato libero in quel momento.

Da notare che la soglia di produzione di energie green è da considerarsi netta, ossia calcolata come differenza tra tutta l'energia prodotta e l'energia necessaria per far funzionare gli impianti di produzione.

Certificati verdi, bianchi e neri: differenze

Oltre ai certificati verdi, esistono altre due tipologie di certificazioni dette certificati bianchi e certificati neri. Vediamoli nel dettaglio.

Cosa sono i certificati bianchi

I certificati bianchi sono utilizzati per dimostrare la riduzione di emissioni di CO2 da parte di un produttore e vengono ottenuti a seguito di interventi atti a garantire una maggior efficienza degli impianti e una riduzione di emissioni dannose.

Cosa sono i certificati neri

I certificati neri sono invece dei speciali permessi che consentono a un produttore di eccedere la soglia di CO2 e altri gas serra consentita per un periodo limitato, a fronte di un impegno da parte del produttore di certificare tutte le emissioni prodotte.

Così come avviene per i certificati verdi, anche i certificati neri possono essere venduti in caso di inutilizzo ad altri produttori per consentire loro di eccedere la soglia di emissioni dannose consentite senza incorrere in sanzioni.