06/03/2024

CAMBIO ORA LEGALE IN ITALIA: QUANDO SI FA, PERCHÉ E QUALI SONO I PRO E I CONTRO

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Negli ultimi anni si discute molto dell'ora legale e della sua applicazione, dei vantaggi che comporta e degli svantaggi legati a questo artificio, sempre più oggetto di studi. Vediamo che cos'è l'ora legale, perché e quando è stata introdotta, quali sono i pro e i contro dell'orario legale e come mai negli ultimi tempi si sta parlando sempre più spesso di una sua possibile abolizione.

Quando è stata inventata l'ora legale

L'ora legale è stata introdotta per la prima volta nel 1916, ma la sua teorizzazione e alcuni commenti relativi a una possibile variazione di orario sono stati riscontrati già nel 1784, quando Benjamin Franklin pubblico sul quotidiano Journal de Paris alcune riflessioni sul fatto che nei mesi estivi non si sfruttasse al meglio la luce naturale del sole poiché le persone non erano solite anticipare il proprio risveglio per godere a pieno della luce naturale.

Nel corso dei decenni a seguire, l'argomento fu toccato varie volte fino a che, nel 1916 e a seguito delle particolari esigenze economiche provocate dalla guerra, la Gran Bretagna passò alla pratica su suggerimento del costruttore William Willett, spostando le lancette di un'ora avanti in estate per sfruttare al meglio la luce naturale e ridurre così i consumi energetici legati all'utilizzo dell'illuminazione artificiale nel tardo pomeriggio. Rapidamente, molti altri paesi presero l'esempio e iniziarono ad applicare il cambio d'ora introducendo l'orario legale.

Anche in Italia l'orario legale fu introdotto per la prima volta nel 1916, tuttavia negli anni successivi, il suo utilizzo fu altalenante fino a che venne ufficializzato con la legge 503 del 1965.

A cosa serve l'orario legale

L'ora legale ha come scopo principale il risparmio energetico: spostare avanti l'ora nei mesi primaverili ed estivi, consente infatti di sfruttare maggiormente la luce naturale del Sole riducendo così i consumi energetici (come ad esempio il consumo delle lampadine, ma non solo). Poiché nei mesi estivi il Sole sorge molto presto, spostare avanti le lancette di un'ora permette di sfruttare un'ora di luce in più rispetto al periodo invernale. 

L'utilizzo dell'orario legale non è condiviso da tutti i paesi del mondo e solo alcuni hanno aderito a questa pratica nel corso del tempo: i paesi equatoriali, ad esempio, per via della elevata disponibilità di luce caratteristica dell'area geografica cui appartengono, non utilizzano in generale questa convenzione. Ci sono anche altri paesi nel mondo che non hanno aderito all'ora legale.

Infine, i paesi dell'emisfero australe, in cui stagioni sono invertite rispetto al nostro emisfero, adottano conseguentemente un'alternanza tra ora legale e solare opposta rispetto alla nostra. 

Cambio dell'ora legale in Italia 2024: quando si spostano le lancette

Il passaggio da ora legale a ora solare e viceversa, avvengono in giorni prestabiliti. Convenzionalmente, il cambio d'ora viene effettuato:

  • alle 2 di notte dell'ultima domenica di marzo, quando le lancette vengono spostate avanti di un'ora e si introduce l'ora legale;

  • alle 3 di notte dell'ultima domenica di ottobre, quando le lancette vengono spostate indietro di un'ora e si torna all'ora solare.

Nel 2024, in particolare, il passaggio all'ora legale avverrà nella notte di domenica 31 marzo.

Che differenza c'è tra l'ora legale è l'ora solare

L'ora legale e l'ora solare sono due orari che entrano in vigore in modo alternato nel corso dell'anno solare. In particolare, l'ora solare è caratteristica del periodo autunno-inverno mentre l'ora legale si applica nel periodo dell'anno che va dalla primavera all'estate.

L'ora solare rappresenta l'orario naturale poiché è legato al passaggio del Sole attraverso il meridiano locale, mentre l'ora legale è un artificio introdotto dall'uomo al fine di sfruttare maggiormente la luce naturale nelle stagioni che lo consentono. 

Il cambio tra orario solare e legale avviene con lo spostamento, in avanti o indietro, delle lancette di un'ora, determinando il passaggio da una convenzione temporale all'altra.

Quali sono i vantaggi dell'ora legale

I vantaggi dell'ora legale, oggi spesso oggetto di dibattito, sono da ricercarsi nel risparmio energetico derivato dalla sua applicazione. In particolare, Terna, la società italiana che si occupa di gestire la rete di trasmissione elettrica nazionale, stima ogni anno il risparmio generato dall'orario legale.

Per il 2023, secondo le stime di Terna, nel periodo dell'anno associato all'orario legale, l'Italia ha risparmiato circa 370 milioni di kWh, pari al fabbisogno annuale di circa 140 mila famiglie.

Sempre secondo queste stime, tra il 2004 e il 2023, il risparmio energetico complessivo si attesta sui 11,3 miliardi di kWh.

Quali sono i contro dell'ora legale

Alcuni studi recenti sembrano evidenziare effetti negativi del passaggio all'ora legale sulla salute umana. In particolare, secondo questi studi, esiste una correlazione tra il cambio orario e un disturbo legato al ciclo sonno-veglia che ci può far sentire affaticati e stanchi, soprattutto nel primo giorno (un effetto analogo a quello del jet lag, ma di minor entità).

Altri studi hanno invece mostrato una possibile correlazione tra il passaggio all'ora legale e l'aumento del rischio di infarti, del tasso di suicidi o di incidenti stradali nel primo giorno successivo all'entrata in vigore dell'orario estivo.

Abolizione dell'ora legale: cosa ha deciso l'Europa

Nel 2019 l'Europa ha votato per decidere se mantenere o abolire l'ora legale. A seguito della votazione si è stabilito che ogni Stato dovesse scegliere se mantenere in modo permanente l'ora solare o l'ora legale, senza poter più passare dall'una all'altra nel corso dell'anno come avvenuto fino a oggi. Il termine massimo per effettuare la scelta era fissato per il 2021.

Tuttavia, la pandemia di Covid e le emergenze ad essa collegate, hanno portato questo tema in secondo piano e ancora oggi non è stato deciso nulla di definitivo in merito. Per questo l'Italia e molti altri paesi continuano ancora ad alternare orario legale e solare come fatto fino a oggi, in attesa di ulteriori sviluppi e decisioni sulla questione.