Oggi più che mai l'attenzione agli sprechi e alla sostenibilità ambientale sono temi quotidiani che interessano tutti coloro che hanno a cuore l'ambiente e le risorse naturali. Le buone abitudini iniziano già in casa, con la riduzione degli sprechi energetici, un attento utilizzo dell'acqua e adottando uno stile di cucina sostenibile.
La sostenibilità in cucina coinvolge molti fattori che hanno un impatto sulle risorse ambientali, dall'energia al cibo. In questo articolo vediamo insieme che cosa si intende per cucia sostenibile, quali sono i criteri su cui si fonda e come possiamo imparare ad adottare questo stile di vita anche a casa nostra.
La cucina sostenibile è un approccio al cibo e alla preparazione dei pasti che mira a ridurre l'impatto ambientale e gli sprechi energetici e alimentari. In particolare, la sostenibilità in cucina prevede:
l'adozione di abitudini alimentari e ridotto impatto ambientale, a cominciare dalla scelta degli alimenti che dovrebbero essere locali, stagionali e a ridotto impatto;
la riduzione degli sprechi alimentari;
di ottimizzare l'uso di energia e risorse, come il gas naturale, l'energia elettrica o l'acqua;
di promuovere una dieta equilibrata e consapevole.
Quando si parla di cucina sostenibile quindi, non si pensa solo alla tipologia di cibo, ma anche al modo in cui viene prodotto, preparato o conservato, poiché tutte queste azioni hanno un forte impatto sull'economia ambientale.
Chi desidera adottare uno stile di cucina sostenibile per ridurre il proprio impatto ambientale anche ai fornelli, può fare riferimento a quattro pilastri su cui si basa questa alimentazione.
Il primo concetto da tener ben presente riguarda la tipologia di alimenti che si consumano. La produzione e il trasporto del cibo ha, infatti, un grande peso in termini di sostenibilità ambientale. Per questo motivo, è importante attenersi il più possibile a questi tre punti cardine della sostenibilità in cucina:
Prediligere prodotti locali e di stagione poiché riducono le emissioni legate ai trasporti e sostengono l’economia del territorio;
Limitare il consumo di carne e pesce industriale, preferendo fonti proteiche vegetali o pesce sostenibile certificato (es. MSC);
Scegliere ingredienti biologici o da agricoltura integrata quando possibile.
Il secondo pilastro della sostenibilità in cucina è la riduzione degli sprechi alimentari. È davvero molto importante evitare di sprecare cibo e alimenti, non solo per l'aspetto economico legato ai costi sostenuti per acquistare cibo che poi viene gettato, ma anche e soprattutto per questioni etiche e ambientali, poiché la produzione di ogni alimento richiede l'utilizzo di risorse naturali che andrebbero in tal modo sprecate. In particolare, è importante fare attenzione al modo in cui si fa la spesa e a come si prepara e conserva il cibo:
Fare una lista della spesa basata sui reali pasti programmati settimanalmente aiuta ad evitare acquisti inutili e sprechi. La pianificazione in cucina è un'ottima alleata alla lotta allo spreco;
Conservare i cibi in modo corretto, leggendo con cura anche le indicazioni riportate sulle etichette. Una buona conservazione permette ai cibi di durare di più;
In cucina non si buttano gli avanzi: quello che avanza oggi può essere riscaldato il giorno successivo, congelato oppure trasformato con creatività per dare vita a nuovi piatti;
Differenziare correttamente gli scarti organici permettendone il recupero come compost.
Quando si parla di sprechi in cucina non bisogna pensare solo al cibo, anche l'energia utilizzata per preparare o conservare gli alimenti ha un forte impatto sull'ambiente e, in questo caso, sulle nostre bollette. Per questo motivo è importante abituarsi a mettere in pratica alcuni semplici trucchetti che possono aiutarci a ridurre gli sprechi di energia:
Usare coperchi e pentole adatte per ridurre i tempi di cottura. Anche la pentola a pressione è un'ottima alleata del risparmio energetico poiché riduce i tempi di cottura e il consumo di gas;
Cuocere a bassa temperatura o con strumenti efficienti (es. forno a vapore, microonde, air fryer), queste tecniche permettono di conservare più nutrienti negli alimenti che mangiamo e, allo stesso tempo, riducono i consumi di energia;
Prediligere elettrodomestici in classe energetica A, poiché un'elevata classe energetica garantisce minori consumi e non solo (al momento dell'acquisto è importante leggere con attenzione tutte le informazioni riportate sulle etichette energetiche);
Sfruttare il calore residuo del forno o della piastra per preparare altri alimenti o per riscaldare pietanze avanzate nei giorni prima.
Vuoi altre idee per ridurre gli sprechi? Leggi i 10 consigli per risparmiare gas in cucina.
Infine, anche gli strumenti che si utilizzano in cucina sono da scegliere con attenzione. Per ridurre l'impatto ambientale è importante preferire contenitori in vetro o acciaio, resistenti e duraturi e, soprattutto, evitare l'utilizzo di prodotti monouso in plastica. Se proprio si ha la necessità di usare prodotti usa e getta, preferire sempre quelli prodotti con materiali ecologici come carta, bambù o compostabili.
Chi desidera avvicinarsi alla cucina sostenibile deve ricordarsi che l'attenzione inizia già al momento degli acquisti. Quando si fa la spesa è fondamentale preferire prodotti locali e senza inutili packaging di plastica o carta (meglio prodotti sfusi). Tra le buone abitudini per una spesa consapevole e sostenibile c'è leggere l'etichetta dei prodotti che si stanno per acquistare, dove sono riportate molte informazioni utili che permettono al consumatore di capire meglio la qualità del prodotto e la sua sostenibilità.